Il Teatro Tordinona, costruito nel 1670, è stato il più grande ed il più prestigioso teatro romano perlomeno in tutto il ‘700 e l’ ‘800. Poi è stato distrutto nel 1886 per permettere la costruzione degli imponenti argini del Tevere, e quindi salvare il centro di Roma dalle continue inondazioni. I politici del tempo decisero però che non andava perduto il nome e lo IACP (Istituto autonomo Case popo
lari ora ATER) si prese l’impegno di costruire un teatro col nome storico di Tordinona nel palazzo della loro sede che sarebbe stato eretto a qualche centinaio di metri di distanza dal vecchio Teatro Tordinona (o Teatro Apollo). Il nuovo Teatro Tordinona, inaugurato nei primi anni 30 del secolo scorso è attivo da allora e si è sempre distinto per una programmazione culturalmente all’ avanguardia per i tempi .Per circa vent’anni dal dopoguerra (durante la guerra mondiale fu trasformato in rifugio antiaereo) fino al 1968 cambiò il suo nome in “Pirandello” per ricordare le frequentazioni del grande drammaturgo, per poi tornare in tempi di contestazioni e collettivi culturali al nome originario. L’ attuale gestione del teatro da parte dell’ “Associazione Culturale Tordinona” si associa al nome del suo direttore artistico, l’autore, regista e musicista Renato Giordano che lo dirige ininterrottamente dal 1979 ad oggi. Gli anni della gestione di Renato Giordano confermano la vocazione moderna e contemporanea della sala di Via degli Acquasparta. Il Teatro di Rainer W. Fassbinder, gli americani Mamet, Shepard, Albee, Graczyc, i russi Koliadà e Sadur, e tutta la nuova drammaturgia inglese, francese e dei paesi dell’ est hanno avuto la prima edizione italiana al Tordinona, così come era avvenuto in passato con Tenneesee Williams, Adamov, Genet, etc. Ma ancor di più è impegno che il Tordinona mette nella promozione della drammaturgia italiana, ospitando presso di se il Sindacato Nazionale Autori Drammatici e promuovendo continuamente nuovi autori con programmazioni e rassegne (ricordiamo Schegge d’autore e Serate in Corto), oltre ad ospitare serate di musica etnica e Jazz. Dal 2012 Renato Giordano è stato affiancato nella direzione artistica da Ulisse Benedetti che ha al suo attivo 50 anni di storia ininterrotta del Teatro di Ricerca Romano. Nel suo passato artistico ci sono la fondazione del Teatro Beat 72, del teatro Colosseo, e del Colosseo Nuovo Teatro, la direzione organizzativa dei Festival Internazionali dei Poeti, Gli Open Concert della sala Borromini, il lavoro effettuato negli anni 90 nella periferia Sud Est di Roma (Tor Bella Monaca), con spettacoli di teatro, di danza, di cinema e di arti figurative, nell’intento (poi avverato) di far nascere nell’estrema periferia, oltre il raccordo anulare, il Teatro Stabile di Area Metropolitana.