Cinema Filmstudio

Cinema Filmstudio Filmstudio Cult, per gli amanti di cinema, teatro, musica, nel cuore di Roma
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“Il controllo non può mai essere un mezzo per ottenere un fine pratico.Il controllo non è altro che un mezzo per ottener...
21/08/2024

“Il controllo non può mai essere un mezzo per ottenere un fine pratico.
Il controllo non è altro che un mezzo per ottenere un controllo maggiore.”

Pasto n**o – William S. Burroughs

“Il controllo non può mai essere un mezzo per ottenere un fine pratico. Il controllo non è altro che un mezzo per ottenere un controllo maggiore.” (Pasto n**o – William S. Burroughs) - Nel tenebroso cunicolo dell’attesa del nulla, nutriti gruppi di persone attendevano il responso degli Osc...

Aspettando Venezia, si agitano le acque del cinema italianodi Corrado Monina30 Luglio 2024Un articolo efficace e ben doc...
30/07/2024

Aspettando Venezia, si agitano le acque del cinema italiano
di Corrado Monina
30 Luglio 2024

Un articolo efficace e ben documentato che preannuncia le inevitabili tensioni che si vivranno a Venezia.
Sarà il primo appuntamento in cui comprenderemo se esistono ancora spazi di costruttiva utopia o se la distopia conformista e allineata, timorosa del padrone, continuerà ad avvolgere un ambiente boccheggiante e vittima soprattutto di se stesso.

Pochi mesi fa abbiamo descritto in un articolo la situazione di crisi del cinema italiano, aggravata da un superficiale autocompiacimento istituzionale ...

PIZZART ALL'ITALIANAEstratto ell’articolo di Claudio Plazzotta per "Italia Oggi":Colpisce la sequenza di rossi di ITSART...
25/07/2024

PIZZART ALL'ITALIANA
Estratto ell’articolo di Claudio Plazzotta per "Italia Oggi":
Colpisce la sequenza di rossi di ITSART, quella sorta di Netflix della cultura fortemente voluta dall’allora ministro della cultura Dario Franceschini, nata il 22 dicembre 2020 e messa in liquidazione volontaria dopo appena due anni il 29 dicembre 2022: nel suo primo anno di vita, il 2021, chiude l’esercizio con 7,44 milioni di euro di perdite; nel 2022, anno nel quale si capisce che è una avventura senza prospettive, conclude l’esercizio addirittura con 15,6 milioni di euro di perdite. E con gli 1,6 milioni del 2023 siamo a 24,6 milioni di euro di rosso complessivo per una società che, di fatto, ha operato per un anno e mezzo, senza mai produrre ricavi.

19/06/2024

Dopo le ca***te di Zingaretti e del suo braccio destro Ruberti credo sia arrivato il momento di fare chiarezza.

In questa conversazione, avvenuta in un ufficio istituzionale, un politico e due funzionari della Regione Lazio descrivono il progetto legato alla riapertura del Filmstudio.
Da quanto emerge in questa testimonianza il valore storico del Filmstudio e dei suoi gestori potrebbe essere stato una discriminante decisiva.

Per noi e per il nostro lavoro era importante solo proseguire nel cammino professionale e culturale che ci appartiene.

Zingaretti e il suo capo di gabinetto, Albino Ruberti (il signore della storia “inginocchiati che ti sparo”), hanno dichiarato che siamo stati estromessi a causa di una pesante situazione debitoria ma non è affatto così.

Questa testimonianza lo dimostra.

Non so se dalla Regione Lazio siano stati acquisiti fondi in funzione del rilievo storico del Filmstudio e della presenza dei suoi gestori/direttori.
Ho inviato una segnalazione alla Corte dei Conti perché era mio dovere, sulla base di quanto ascoltato, vissuto e subito.
Sarà la Magistratura competente, qualora lo ritenesse opportuno, a verificare se ci sono state irregolarità o illeciti.
Certo, nel caso emergessero violazioni di qualsiasi natura, si tratterebbe di un episodio di enorme gravità.

Non è però meno grave che un’Istituzione metta in atto una strategia illegittima sul piano del rapporto con i suoi cittadini.
Fino al 2021 era stato detto, da parte dei rappresentanti dell’amministrazione, che si sarebbe riaperto il Filmstudio garantendoci il ruolo di direzione artistica.
Quando hanno però capito che, io in particolare, non ero disponibile a farmi sottomettere e a partecipare ai rituali degli annunci da consenso, hanno fatto fuori il Filmstudio e hanno aperto la loro Scena.

Zingaretti lo ha definito “un bel progetto di rilancio culturale” che però, malgrado gli enormi investimenti e la vasta rete subalterna al suo potere, è stata solo la scena di un fallimento che non ha lasciato traccia.
Qualcuno ricorda il “Netflix della Cultura” di Franceschini? Il meccanismo è lo stesso. Il fallimento è lo stesso.

Roma è stata violentata, massacrata e ridotta in fin di vita da una classe dirigente senza scrupoli.
Era la città più bella del mondo e ora è un luogo di divertimento per turisti di passaggio. Un immenso tritacarne di sballo, spaccio e noia in mano alla criminalità organizzata.
Il settore che più si è immiserito? Quello della cultura.
Ed è anche quello in cui è più diffuso un certo tipo di corruzione.

Dato che di cinema mi sono occupato, per chiudere questo video/audio ho scelto la scena di un film che mi colpì molto quando la vidi.

Stefano Pierpaoli

Classi dirigenti ossessionate dal controllo.Se sei funzionale al potere e porti consenso diventerai una centralità prote...
18/06/2024

Classi dirigenti ossessionate dal controllo.
Se sei funzionale al potere e porti consenso diventerai una centralità protetta.
In caso contrario devi morire.
Roma è il simbolo di come si soffoca una comunità.
Non era facile farla crollare eppure ci sono riusciti.

Su Il Fatto Quotidiano di oggi un bell'articolo che descrive questa vicenda.Zingaretti ha rilasciato una dichiarazione.M...
16/06/2024

Su Il Fatto Quotidiano di oggi un bell'articolo che descrive questa vicenda.
Zingaretti ha rilasciato una dichiarazione.
Mi sarei aspettato una risposta più articolata e consistente da parte di Nicola Zingaretti.
La replica è banalmente quella di un burocrate. Un’argomentazione politicamente deludente e intellettualmente molto misera.
Gli “ammanchi” a cui egli fa riferimento, equivalgono a poche migliaia di euro di bollette arretrate ed è un argomento gretto e privo di senso.
Siamo in un paese con 3.000 miliardi di debito, con amministrazioni locali sul lastrico e famiglie sempre più povere.
Centinaia di luoghi di cultura sono scomparsi sotto il peso della crisi, dell’inefficienza amministrativa e del decadimento politico.
A Roma solo gli affiliati al PD e i vari amichetti e nipotini di Zingaretti & Co possono nuotare nell’oro dei finanziamenti pubblici.

Quello usato da lui e dal suo braccio destro Albino Ruberti (il signore di quella storia “inginocchiati o ti sparo”) è un pretesto, smentito dai fatti, con cui cerca in modo goffo di prolungare una fuga che va avanti da 10 anni.
Era infatti il 2014 quando gli fu chiesto un incontro per approfondire la questione Filmstudio. Un confronto che ha sempre evitato nascondendosi dietro i suoi scagnozzi.
Hanno speso 1 milione di euro per un luogo trovato chiuso dall’amministrazione successiva. Chiuso e squallidamente fallito dopo solo un anno e mezzo.
Se vuole parlare di ammanchi cominciasse da questo invece di arrampicarsi sugli specchi.
Il dato di fatto, ampiamente dimostrabile, è che fino al marzo del 2021 ci era stato detto che sarebbe stato riaperto il Filmstudio con la direzione artistica del Filmstudio. A maggio venne invece inaugurato Scena, gestito dall’apparato.
Postrema autem non minimus, mi sorprenderebbe che il suo braccio destro Albino Ruberti (il signore di quella storia “inginocchiati o ti sparo”) non lo informasse che negli uffici della regione Lazio ci venivano dette cose molto diverse da quella che lui riferisce.
Hanno provato a “spararmi” perché non mi sono inginocchiato.
Tutto sommato mi sembra di essere ancora vivo.
Ed è vivo anche il Filmstudio.
In settimana altri aggiornamenti

...e intanto, negli oscuri meandri dei palazzi...
09/06/2024

...e intanto, negli oscuri meandri dei palazzi...

l CSC pubblica un avviso di manifestazione di interesse per l’acquisto del cinema Fiamma, che sarebbe dovuto divenire sede della Cineteca.

La "misteriosa scomparsa del bando"..e la lettera aperta che è stata inviata alla responsabile del cinema laziale, Dott....
04/06/2024

La "misteriosa scomparsa del bando"..e la lettera aperta che è stata inviata alla responsabile del cinema laziale, Dott.ssa Lorenza Lei

Lettera aperta alla responsabile della struttura Cinema e Audiovisivo della Regione Lazio
Dott.ssa Lorenza Lei

Oggetto: richiesta chiarimento sul bando scomparso

Gentile Lorenza Lei,
in occasione dell’incontro svolto 4 mesi fa, precisamente il 16 gennaio, ci aveva assicurato che era intenzione della Regione Lazio emanare un bando per l’assegnazione dello spazio di Via degli Alibert, oggi denominato SCENA.
Questa scelta si rendeva necessaria, per sua stessa ammissione, a causa dell’evidente fallimento del progetto e dell’inconsistenza della proposta realizzata in questi ultimi anni.
Avendo individuato nei mesi di settembre/ottobre 2024 il momento più adatto per una riapertura di efficace rilancio, lei ci comunicò che il bando sarebbe uscito tra aprile e maggio.
Sono trascorsi questi mesi e l’unico aggiornamento che ci ha trasmesso riguarda una “non valutazione nel merito della pubblicazione del bando”.
Quanto preannunciato è quindi misteriosamente scomparso e appare quanto meno bizzarro che, in un luogo istituzionale, vengano annunciate a caso previsioni e progettualità.

Sono costretto a rammentarle che quanto si dice in una sede istituzionale ha un rilievo specifico e costituisce un vincolo inalienabile con i cittadini.
Glielo dico innanzitutto come cittadino e solo in secondo luogo come soggetto che avrebbe partecipato a quel bando.
Sulla base di quanto da lei assicurato abbiamo programmato il nostro lavoro e, tra le altre cose, abbiamo chiesto un appoggio a molte persone che sostengono il rientro del Filmstudio nella sua sede storica. Una petizione sviluppata nell’ambito di una limpida manifestazione democratica e in un clima di legittimo impegno civico.
Avevamo detto loro che ci sarebbe stato un bando e la nostra parola, in assoluto e nei loro confronti, ha un peso.
Vorremmo poter attribuire un peso anche a ciò che viene dichiarato dai rappresentanti dell’Amministrazione e le chiediamo pertanto un chiarimento nel merito dell’improvvisa scomparsa del bando e sulle prospettive riguardanti lo spazio di SCENA.
È una richiesta avanzata in un’ottica di trasparenza e di rispetto delle regole per l’interesse generale. Il luogo in questione non è un affare privato ed è una realtà che appartiene alla cittadinanza.
Un tempo apparteneva anche all’identità culturale di Roma.
Non vorremmo subisse ulteriori saccheggi nel solo interesse delle logiche di palazzo come già avvenuto in questi anni.

Cordialmente
Stefano Pierpaoli
Direttore Filmstudio

27/05/2024

Cosa abbiamo fatto in questi anni?
Siamo andati a letto presto

Oggi è scomparso Gaetano Di Vaio un grande appassionato di cinema e un vero lottatore che conosceva la vita.Nel 2014, al...
22/05/2024

Oggi è scomparso Gaetano Di Vaio un grande appassionato di cinema e un vero lottatore che conosceva la vita.
Nel 2014, al Filmstudio in Via degli Orti d'Alibert, vivemmo insieme una serata che abbiamo nel cuore come il ricordo di Gaetano, coproduttore anche di "Filmstudio Mon Amour" di Toni D'Angelo.
Il Filmstudio lo ricorda così, in una di quelle serate che tra amici si trascorrevano con il sorriso e con l'amore per il cinema indipendente.
Ciao Gaetano, ci mancherai tanto

Filmsocialclub, proiezione di Largo Baracche di G. Di Vaio e del corto Ore 12 di T. D'Angelo.Gaetano Di Vaio, Toni D'Angelo e gli altri protagonisti fanno un...

06/05/2024

Stiamo rivendicando il diritto a tornare in Via degli Orti d’Alibert principalmente per 3 semplici motivi:
1. Era il nostro lavoro e rappresentava la nostra prospettiva professionale ed esistenziale. Avevamo investito molto in termini di energia, per mantenere vivo un luogo di memoria e cultura.
2. L’operazione di trasformarlo in un’altra cosa, con un investimento iniziale di 1 milione di euro di risorse pubbliche, è fallita, dimostrando che la burocrazia non può prendere il posto di una storia e di un’identità in cui c’è il cuore e l’anima di chi la porta avanti.
3. Roma ha bisogno di tanti posti come il Filmstudio, in cui si respiri un’aria diversa. Ce lo sta dicendo la nostra città, ce lo trasmette il clima in cui siamo avvolti e soprattutto ce lo chiedono le giovani generazioni, smarrite in una grande movida di sballi e disordine.
È chiaro che recuperare il lavoro e la prospettiva è per noi una cosa importante ma il nostro intento è far arrivare un messaggio che costringa i “decisori” a prendersi cura di Roma ricostruendo un ecosistema culturale sano e plurale. Vogliamo vivere in una città moderna che lascia spazio alle voci libere e indipendenti in luoghi intimi, caratteristici e genuini.
Il Filmstudio non “appartiene”. Non è di nessuno. È un luogo libero, indipendente, aperto a tutti.
Non smetterà mai di gridarlo.

Video dell’intervista sulla vicenda Filmstudio e sull’apparato che controlla Roma (e non solo) https://www.youtube.com/watch?v=6CiwezsFRC8&t=18s
Pagina del sostegno: https://www.romafilmstudio.it/campagna-di-sostegno-al-filmstudio/
Comunicato: https://www.romafilmstudio.it/restituiamo-il-filmstudio-alla-sua-sede-storica/

OttolinaTv - Intervista realizzata da Gabriele GermaniIn questa intervista si racconta il trattamento riservato al Films...
01/05/2024

OttolinaTv - Intervista realizzata da Gabriele Germani
In questa intervista si racconta il trattamento riservato al Filmstudio e ai luoghi indipendenti della cultura.

Capitoli dell'intervista:
00:00 - Il Filmstudio, identità, memoria, cultura alternativa
05:05 - La seconda vita del Filmstudio (1989-2015)
06:32 - Il rilancio negli anni 2014 e 2015 e la prima proiezione Autism Friendly mai realizzata in Italia
08:10 - Apparato e repressione: l'assalto al Filmstudio
11:57 - Nicola Zingaretti nell'ombra dei sui burocrati
15:51 - Neutralizzazione del Filmstudio e nuovo corso deciso dall'apparato
17:28 - Scena, un non-progetto senza identità e senza anima
18:40 - La rinascita del Filmstudio e il profondo legame con coloro che lo amano
21:37 - Una nuova prospettiva per lo spazio in Via degli Orti d'Alibert
22.53 - Il sostegno etico e civile al Filmstudio e ai luoghi della cultura indipendente

Filmstudio, identità culturale e libertà espressiva
Restituiamolo alla sua sede storica
Roma, per sua stessa natura, subisce più di altre città un degrado che si avverte facilmente nelle atmosfere trascurate e desolanti che si respirano attraversando i rioni del centro storico e delle periferie.
Non c’è nostalgia e nemmeno rimpianto nel ricordare un panorama perduto che non tornerà più nelle manifestazioni e nei contesti che erano figli di un tempo specifico e non ripetibile.
C’è però il desiderio di riappropriarsi di una prospettiva soprattutto culturale che restituisca identità e benessere alla nostra città.

Il Filmstudio fa parte di quegli alveoli attraverso i quali scorre un respiro di libertà e di gioia che è punto d’incontro tra tradizione e novità. Tra storia e scoperta di nuovi linguaggi.
I grandi spazi culturali e gli eventi altisonanti svolgono un ruolo importante, ma se vengono cancellate le realtà storiche e caratteristiche, che sono il motore propulsivo e identitario di
una comunità, c’è il rischio concreto che l’intero organismo della città si ammali gravemente. Noi invece vogliamo essere tra gli artefici della rinascita culturale di Roma.

Ci troviamo in una fase che potrebbe riavviare un itinerario interrotto e riconsegnare al Filmstudio la sua sede storica. Con tutta probabilità quel luogo verrà messo presto a bando ed è nostra intenzione proporre la sua restituzione a chi ha lottato per mantenere un’identità coerente nel rispetto di chi ama il cinema e di chi vuole vivere in una città che torni a essere vivace e armoniosa.

Siamo fiduciosi che possa determinarsi un nuovo equilibrio grazie al quale i criteri di valutazione sappiano affermare principi di equità e giustizia, in un contesto scevro da “amichevoli” particolarismi.
Chiediamo a tutti coloro che nel profondo comprendono il senso di questo appello, di sostenere la battaglia del Filmstudio per tornare nel luogo che storicamente gli appartiene, nella sua sede in Via degli Orti d’Alibert.

Come sapete in questi ultime stagioni abbiamo dato vita a un programma eterogeneo cercando di mettere insieme proposte di generi diversi tra loro. Questa è la strada che vogliamo continuare e assicurare ai nostri concittadini la stessa originalità e con lo stesso
spirito sorridente e ribelle. Cinema, documentari e altre forme d’espressione in un ambiente accogliente in cui si sente il profumo del lavoro e dell’amicizia.

Sostieni il Filmstudio per consentirgli di tornare nella sua sede e riprendere il suo viaggio.
È un viaggio che appartiene a Roma e ai Romani.

Grazie
Il Filmstudio

OttolinaTv - Intervista realizzata da Gabriele GermaniIn questa intervista si racconta il trattamento riservato al Filmstudio e ai luoghi indipendenti della ...

Sopprimere o anche solo limitare uno spazio di libertà è una privazione che riduce progetti e prospettive che appartengo...
24/04/2024

Sopprimere o anche solo limitare uno spazio di libertà è una privazione che riduce progetti e prospettive che appartengono a tutti i cittadini.
Di fatto è un vero e proprio delitto contro il futuro di una comunità.
La libertà non è solo un diritto
È l’alimento più importante e insostituibile per le nostre anime
Buon 25 aprile a tutti!

Tra qualche giorno verrà diffuso un appello per la restituzione al Filmstudio dei suoi spazi e del luogo in cui è vissuto per oltre 50 anni. Diffondiamo il nostro pensiero, evidenziando alcune minacce ma soprattutto tratteggiando una prospettiva alla cui realizzazione vorremmo partecipare con il n...

Maestro nella contaminazione tra forme e linguaggi. Sotto la sua direzione si aprirono le porte di una programmazione ch...
15/04/2024

Maestro nella contaminazione tra forme e linguaggi. Sotto la sua direzione si aprirono le porte di una programmazione che dava spazio alle proposte che non trovavano distribuzione, ai titoli che appartenevano a correnti radicali e ad avanguardie che mai sarebbero state accolte nei circuiti convenzionali

Impossibile scindere il suo nome da quello del Filmstudio e da ciò che avvenne al Filmstudio in un periodo d’oro per il cinema e per la cultura.Adriano, insieme ad Americo Sbardella, Annabella Miscuglio, Paolo Castaldini ed Enzo Ungaro, seppe creare l’alchimia che fondeva alternativa e concrete...

Un significativo successo per il nostro partner Associazione + Cultura Accessibile ccessibileUn nuovo passo avanti a fav...
07/03/2024

Un significativo successo per il nostro partner Associazione + Cultura Accessibile ccessibile
Un nuovo passo avanti a favore dell'accessibilità al cinema e alla cultura.
Grazie all'attenzione manifestata dal Torino Film Festival e dal Museo Nazionale del Cinema di Torino verranno resi accessibili tre film con Marlon Brando a cui è dedicata la 42a Edizione di questo prestigioso festival

A +Cultura Accessibile le nostre sentite congratulazioni

Da quest’anno il TFF si impegna a essere anche un festival accessibile. Con l’Associazione “+Cultura Accessibile” si è deciso che tre titoli della retrospettiva dedicata a Marlon Brando saranno resi accessibili

Lo scorso inverno abbiamo proiettato Allonsanfàn e immergendoci in quella storia così evocativa, abbiamo pensato alla ri...
29/02/2024

Lo scorso inverno abbiamo proiettato Allonsanfàn e immergendoci in quella storia così evocativa, abbiamo pensato alla rivoluzione, all'utopia e al fallimento.
Riflessioni che restano dentro come il cinema che sa parlare al cuore ed è protagonista della storia.
Paolo e Vittorio Taviani sono stati protagonisti di quel cinema e di un perduto spessore intellettuale che sapeva "dire". Sapeva far capire da che parte stare.
Il Filmstudio oggi piange la scomparsa di un grande uomo di cinema.

Promettenti i dati sulle iscrizioni alla Secondaria di II Grado.Il fiasco subito dal “Liceo Made in Italy” (solo 375 isc...
12/02/2024

Promettenti i dati sulle iscrizioni alla Secondaria di II Grado.
Il fiasco subito dal “Liceo Made in Italy” (solo 375 iscrizioni su circa 2,5 milioni di iscritti) testimonia che i nostri giovani desiderano poter progettare il loro futuro su basi solide e coerenti.
Siamo noi e soprattutto le classi dirigenti (sigh) a dover comprendere il loro messaggio e passare dal “Made in Italy” (fatto in Italia) al “Progredito grazie all’Italia” e all’“Acculturato grazie all’Italia”, all’”Emancipato grazie all’Italia”.
Il Made in Italy o in Corea o in USA è sempre un prodotto che prima o poi si rompe.
L’individuo è invece un essere umano con infinite prospettive alimentate da una cultura profonda e dinamica.
Non dimentichiamolo mai

A Daniele Segre il ringraziamento del Filmstudio per l'impareggiabile coerenza artistica che ha saputo esprimere in tutt...
04/02/2024

A Daniele Segre il ringraziamento del Filmstudio per l'impareggiabile coerenza artistica che ha saputo esprimere in tutta la sua carriera.
Autore di grande spessore e autentico testimone del nostro tempo, ha raccontato la nostra società con la sensibilità e l'impegno che lo hanno da sempre hanno contraddistinto.
Paladino del cinema indipendente e punto di riferimento per tanti giovani cineasti che tanto hanno imparato da lui al Centro Sperimentale di Cinematografia di cui è stato docente.
Ciao Daniele!

Il meglio e il peggio di un anno.Marco Giusti per Dagospia..casualmente un titolo non viene nemmeno nominato.Ma in effet...
31/12/2023

Il meglio e il peggio di un anno.
Marco Giusti per Dagospia
..casualmente un titolo non viene nemmeno nominato.
Ma in effetti nell'articolo si parla di cinema

      marco giusti red carpet di roma santa e dannata Il meglio e il peggio di un anno. Marco Giusti per Dagospia   Tempo di classifiche. I dieci migliori film dell’anno? I dieci peggiori film dell’anno?  Aiuto! Tanto si sbaglia

30/11/2023

Eliminare il Filmstudio è stata la scelta di chi diceva di volerlo riaprire

Un'operazione repressiva di cui resta soltanto un cattivo odore di totalitarismo e ipocrisia

Abbiamo mostrato di essere vivi e di saper lavorare prima di raccontare questa storia per noi molto triste.
E triste anche per Roma e per come e da chi viene gestita

In questo articolo di Corrado Effe Monina il grido d'allarme di cui sembra nessuno voglia farsi carico.L'IPOCRISIA CRIMI...
22/09/2023

In questo articolo di Corrado Effe Monina il grido d'allarme di cui sembra nessuno voglia farsi carico.
L'IPOCRISIA CRIMINOGENA DEI SIGNORI DEL CINEMA ITALIANO uccide tradizione, libertà espressiva e diritto di vivere l'esperienza cinematografica per i cittadini e soprattutto per le giovani generazioni

Nerd Pool

Leggi su NerdPool.it l'articolo Il cinema italiano è in crisi, ma le istituzioni si autocompiacciono

La nuova stagione del Filmstudio si apre con LE NOTTI D’ORO 2023I migliori cortometraggi del mondo in una rassegna che c...
23/08/2023

La nuova stagione del Filmstudio si apre con LE NOTTI D’ORO 2023
I migliori cortometraggi del mondo in una rassegna che ci permetterà di esplorare forme e linguaggi in un viaggio ricco di suggestioni.
30 opere premiate dalle più importanti Accademie cinematografiche internazionali
10 ore di proiezioni divise in 6 sezioni.
Scopri il programma su https://www.romafilmstudio.it/le-notti-doro-2023/


Ieri sera al FilmstudioCultEDGE, la storia di Habakkuk BaldonadoUn bellissimo documentario di DAZN che racconta il sogno...
06/07/2023

Ieri sera al FilmstudioCult
EDGE, la storia di Habakkuk Baldonado
Un bellissimo documentario di DAZN che racconta il sogno di un ragazzo romano che vola negli States per inseguire un sogno: diventare una star del Football Americano nella NFL americana.
Una coinvolgente girandola di emozioni che ci ha permesso di conoscere e il suo percorso umano e sportivo fatto di passione e tenacia.

Go Haba, Filmstudio is your fan!

Un ringraziamento speciale a daznfootball Deliveroo_italy Riccardo Lupoli Nausicaa Dell'Orto

Oggi con Mario Sesti al Filmstudio al Teatro Tordinona
19/06/2023

Oggi con Mario Sesti al Filmstudio al Teatro Tordinona

Domani PIOVE 🌧🌧 da noi al  !!Una serata horror in compagnia del regista Paolo Strippoli e gli attori principali del film...
24/05/2023

Domani PIOVE 🌧🌧 da noi al !!
Una serata horror in compagnia del regista Paolo Strippoli e gli attori principali del film Fabrizio Rongione e Francesco Gheghi, che saranno con noi in sala per un’introduzione alla visione e per un dibattito col pubblico dopo la proiezione delle 20.00!

FILMSTUDIOCULT AL TEATRO TORDINONASabato 13 e domenica 14         Due giornate speciali
12/05/2023

FILMSTUDIOCULT AL TEATRO TORDINONA
Sabato 13 e domenica 14


Due giornate speciali

Filmstudio CultGIOVANNA D'ARCO AL ROGODomenica 14 maggio - Ore 18,30Teatro Tordinona, Sala Strasberg
11/05/2023

Filmstudio Cult
GIOVANNA D'ARCO AL ROGO
Domenica 14 maggio - Ore 18,30
Teatro Tordinona, Sala Strasberg

FUORI LE MURA di Andrea Natale e Giuseppe Sciarra ha ricevuto il Golden Awards al New York Movie Awards mentre al Londra...
10/05/2023

FUORI LE MURA di Andrea Natale e Giuseppe Sciarra ha ricevuto il Golden Awards al New York Movie Awards mentre al Londra Movie Awards ha vinto come miglior corto documentario.
Fuori le mura: documentario sul Quartiere Prati di Roma
Regia di Andrea Natale e Giuseppe Sciarra

Fuori le mura di Andrea Natale e Giuseppe Sciarra ha ricevuto il Golden Awards al New York Movie Awards mentre al Londra Movie Awards ha vinto come miglior corto documentario

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