30/04/2020
Fondazione Nicola Trussardi
How nice to see Andrea Contin's video after so many years. It was June 2004, with Il Buon Andrea, Contin reflected on some issues related to the body also through a comparison with the work of the German artist Joseph Beuys. The entire exhibition was conceived as a performance or documentation of actions perpetuated in the gallery in the weeks leading up to the opening. The desire was to project the public into the centre of the action but without ever bringing them into direct contact with it.
The video Il Muro was the result of a streaming performance. The original installation was conceived by two monitors side by side that simultaneously transmitted the mirror image of a corridor with the artist lying on a mattress in the middle of one of them. In the video the artist knocks down a concrete wall, crosses it and disappears from the frame. He reappears in the gallery after a few seconds entering through the emergency exit still covered with dust, right next to the monitors. Only then did the participants, alienated by its presence that seemed to be catapulted out of the picture, realize that they had witnessed a live action that had taken place a few meters away from them. Throughout the duration of the exhibition, the two monitors continued to transmit the image of the empty corridors, joined by a hole.
Thanks, Fondazione Nicola Trussardi for the memory.
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Che bello vedere il video di Andrea Contin dopo tanti anni. Era il giugno 2004, con Il Buon Andrea, Contin ha riflettuto su alcune tematiche legate al corpo anche attraverso un confronto con l'opera dell'artista tedesco Joseph Beuys. L'intera mostra è stata concepita come una performance o una documentazione di azioni avvenute in galleria nelle settimane precedenti l'inaugurazione. Il desiderio era quello di proiettare il pubblico al centro dell'azione ma senza mai metterlo in contatto diretto con essa.
Il video Il Muro è stato il risultato di una performance in streaming. L'installazione originale è stata concepita con due monitor affiancati che trasmettevano contemporaneamente l'immagine speculare di un corridoio con l'artista sdraiato su un materasso al centro di uno di essi. Nel video l'artista abbatte un muro di cemento, lo attraversa e scompare dall'inquadratura. Riappare in galleria dopo qualche secondo, entrando dall'uscita di emergenza ancora coperto di polvere, proprio accanto ai monitor. Solo allora i partecipanti, alienati dalla sua presenza che sembrava essere catapultata fuori dall'inquadratura, si sono resi conto di aver assistito a un'azione in diretta che si era svolta a pochi metri da loro. Per tutta la durata della mostra, i due monitor hanno continuato a trasmettere l'immagine dei corridoi vuoti, uniti da un buco.
Grazie, Fondazione Nicola Trussardi per il ricordo.
VIAGGI DA CAMERA
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#Day33
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ANDREA CONTIN
Muro, 2004
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VIAGGI DA CAMERA è il nuovo progetto online per il sito e i social network della Fondazione Nicola Trussardi.
"Viaggi da camera" raccoglie e distribuisce quotidianamente immagini, video e testi, scelti da artisti invitati a raccontare il proprio spazio domestico e privato. Ogni giorno verrà pubblicato un nuovo contributo sul sito web e i canali social della Fondazione.
Ispirato al celebre romanzo settecentesco di Xavier De Maistre "Viaggio intorno alla mia camera" – scritto durante un soggiorno obbligato di 42 giorni in una stanza di Torino – "Viaggi da camera" invita gli artisti ad aprire le porte delle loro stanze reali e immaginarie.
Negli anni molti artisti ci hanno insegnato a guardare gli spazi che ci circondano da nuovi punti di vista: da Giorgio Morandi, chiuso nel suo studio nel mezzo della Seconda Guerra Mondiale, a Marisa Merz, che nella sua casa di Torino ci spronava a guardare il mondo con gli occhi chiusi, che per lei erano "straordinariamente aperti", gli artisti hanno immaginato lo spazio domestico come un territorio aperto a infinite scoperte.
In questi momenti di chiusura forzata in casa, "Viaggi da camera" stimola a intraprendere nuovi viaggi all’interno del perimetro della propria stanza, per provare a scoprire nuove mappe della fantasia e nuovi punti di fuga.
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#ViaggiDaCamera #FondazioneTrussardi #AndreaContin
[photo: Andrea Contin, Muro, 2004 / 1’50” / Video recording @ Dispari&Dispari Project, Reggio Emilia / Courtesy dispari&dispari, Berlino-Reggio Emilia]